Immagina una cosa.. Due.

Immagina come se fosse tua, la città.
Come se ti lasciasse prendere ciò che tu desideri,
come se andassi a braccetto coi tuoi desideri,
ed a cogliere tutti quei frutti che la natura ha nascosto.
Immagina il liquido che è secreto dal vicolo segreto,
da quello che nasconde la tentazione maggiore nel vicolo
che hai sempre cercato di evitare inevitabile assoluzione.
Immagina che domani ti alzi, esci,
e non ti devi preoccupare più dello sguardo altrui,
di chi ti viene incontro e ti può venire a sbattere,
te ne fotti come in bittersweet symphony
perché non c'è violino che tenga la correttezza di un assolutore.
Giudice di mille contee, di pregiudizi,
emetterai decreti di fancazzismo,
assolverai tutti quelli che cercano un motivo
ma finiscono per trovare una sbronza che meglio vada.
Mi hai sentito, tu? Tu detieni il potere.
Assolvi te stesso, e - perché no?
Vieni ad assolvere me.