Ritorno.

Ce l'ho fatta.
Sono a casa.
Stai tranquilla, amica mia
non m'ha trovato la polizia
ho eluso controlli, sfrecciato le strade
con le due ruote tra deserte piazze
ancora qualcuno in giro si vedeva
l'impenitente che il cane portava
io più cauto, meno spavaldo
tra le vie note andavo
senza maschera, assurdo guardarsi attorno
guarda a cosa siamo arrivati,
in questo scenario preventivamente disadorno.
Natale, ragliano dagli spalti
Natale, con gli alberi e la musica alta
festeggiare tutti insieme, con cautela
che altrimenti è come luce per la falena
contagiati tutti siamo già della paura
Ti voglio bene.
Ritorno veloce
il ritorno sarà breve
la via muore, precoce.

Settimana

E' stata una bella serata.
Sorrido.
Ora più consapevole di ciò che scrivo,
come può essere efficace quando condivido.

Ti lascio parole su un foglio,
le puoi rivendere forse un giorno
quando mi sveglierò un po' più famoso.

Amici in quest'epoca di ipocondrie
quando un abbraccio pare impossibile
condividiamo ancora reciproche traversie
attraversando i decenni tra le peripezie.

Ricorderemo ancora le note stonate,
cambiando luoghi e sensazioni
e guardandoci da fuori frastornate
le anime fuori tempo, variazioni.

L' adesso

Spari
come un tempo
parole al vento.
Sparisci
per del tempo
rinascendo sempre.

Voglio attendermi meno
dalle persone
voglio pretendere meno
da me.

Se la prossima volta
non ci farò caso
Se la prossima volta
agirò più a caso
Più dentro al momento,
anime al vento.
Spari nel cielo
cielo stellato di pensieri
che siano meno neri
boati di infinito davvero.

C'era un tempo in cui sparavo
non è alla cieca,
ma ciò che colpisce
è perché ci azzecca
ed è ciò che finisce
per forza in qualche meta.

E' l'adesso
e non è mai
abbastanza.
E' l'adesso
quando nulla
avanza
Quando avanzi
tra tutti spazi
Tra tutti, spazi
spazzando via
ora malinconia.
chi eri tu?
avere un figlio
così importante
un discorso
da mai affrontare.
Il silenzio
farebbe godere
invece solo pare
dell'acqua
è rimasto il sale
Pesce controcorrente
tonno che scade.
Ti lascio a recitare
le tue preghiere
Ti lascio progettare
un futuro compagno
non posso che vantarmi
d'averti portato via
d'averti fatta mia
E sulla cattiva via
un assaggio di
antipatia.
 Dimmi
parliamo un po'
perché non ci capiamo
E' come fumare
e un po' mi fa schifo
ma mi viene sempre voglia
E' come la birra
sudata, calda
ma me la bevo lo stesso
E vorrei tornare bambino
con te
fare parole punzecchiarci
e chissene
ma non si può
non si può mai
e perché?
Tu lo sai.
ci proverò ancora
a fare tutti sti discorsi
pretendere meno
rischiare una nota
come a scuola
cercare un contatto
per non stare matto
che non eremita
curarmi la vita.
 Pesto pietre
buio pesto.
mi spiaggio in spiaggia
Donde le onde
spaziano spazi
luci sporadiche
conducono barche
e sento, il rumore del mare
aspiro, grazia della brezza
chi mi disturba,
se non un cane
in lontananza.
Registro impressioni
della vacanza.
Né più, né meno;
domani sarà già ritorno
e intanto,
tra un canto
e un buon giorno
fisso il bel vuoto
del mare profondo.
 Vivere, e farsi del male
Vivere è farsi del male?
Tra le strade andare
e consumare
consumarsi
nelle ciarle varie.
Anche tu, lo facesti
e ognuno lo sa
artista negli eccessi
persona senza età.
Mentre cerco la mia strada
estraneo solo ogni tanto
se mi va bene, canto
e penso 'vado come vada'
'M'aggrada?'
interrogo i gatti
random randagi
incontrandoli, indaghi.

Come sei amata
come sei conosciuta
tutta ancora intorno
nei suppellettili, nelle canzoni
Vinili faccio rigirare
finché consunti
imperterriti
salutano
dagli abbietti
al capitano.
Tramonto.
C'è, non c'è?
Non lo so.
Solo nubi all'orizzonte
sole perso tra le onde
Io solo osservo coppie
e in una coppa, solo,
del vino berrò.
 mare scuro
rombo nero
maestà, temevo
mi bagnassi
Ma fallo!
Non ti temo.
acqua di mare
acqua di vita
sale per stare
verace a vita
Era emozionante
sapere
correre il rischio
E quando è arrivato,
il mare,
non mi ha avvisato
onda maestra
capeggia
e tempesta
si forma
con forza.

Qua, io giaccio
guardando il paesaggio
scurito l'avvolgo
muovendo il mio dito.