Io non credo - Io non credevo

Io non credo a nulla di tutto questo. Però adesso ascolto questa canzone, e mi piace.
Non c'è certezza nel presente: non c'è certezza nel futuro. Scusa se scrivo questo di impulso, ma viviamo all'ombra di una imminente fine del mondo. E una imminente fine delle pensioni.
tirami colpi, poderoso!
cazzo non sento nulla con queste cuffie.
Ti distruggo, ti spacco!
Schiodati ancora.
La verità è che è l'indecisione, alla morte di tutto.
Sì lo so, risvegliamoci! Se solo impariamo a decidere, se solo potessimo andare in quella direzione..
Aha se è facile ridere del rivoluzionario, e inerme starsene a guardare. Perché sei indifferente, soccombere... Stare.

Amico, lo so che siamo tutti qui. Da questa parte del fiume, e ci guardiamo - reagiamo. Nessuno sa come. E sai cosa? Nessuno deve saperlo. La rivoluzione dei giorni nostri, dev'essere reagire nel momento in cui accade. Imparare a prevedere dinamiche ed accadimenti. Sufficientemente scaltri e fulminei da precederlo!in qualche modo, il pensiero che ristagna.
Saremo già oltre, e nel nostro training preparati ad inoltrare lo sconosciuto.

Riconosceremo campi di codici di molecole, disparati nello spazio di un arguto.

Io non credevo a nulla di tutto questo.

Se l'imprevisto diviene raccolta

Se l'imprevisto diviene raccolta.
Proliferarsi di colori scaldati dal sole su verdi prati,
affollarsi di riflessi di luce su asfalti così inondati.
Andiamo nel pomeriggio e così prosegue la nostra ricerca.
Tra nuovi personaggi, baci e la sbronza che si smaltisce,
ogni tassello va e ritorna al suo posto.

Ma non potevi immaginarti uno sviluppo simile;
non saresti riuscito ad ambientare in questo luogo.
Dopo giorni di ragazzi, prove, uno sbotto che non vogliamo.
Una insoddisfazione, dove, quando si è rotto
Non era forse parte della festa?voglio cercare di capire.
Da parte mia, la comprensione.
Ma non comprendo tale insofferenza di comunicazione..


(Dedicata a C. Pavese)

Se la vita è bella se la lasci andare

Condizione di stasi. E' stasi.. Estasi.
Bisogna capirle certe cose, concepirle, apprezzarle solo se riesci a coglierle, sentirle.
E' facile abbruttirsi guardando grigi telegiornali e cianciando del male del mondo, no?
Sono cose che non puoi cambiare.. Invece cambi il tuo modo di essere, in virtù di esso.
Dimenticando i colori..
E se invece lasciassimo andare? Tutto ricoglie curve morbide di situazioni emozioni ed eccezioni,
se considerassimo sempre gli imprevisti come eccezioni da spruzzare pepe sulla nostra vita?
E quindi tale un piatto, macché anzi, un banchetto. Forse questo è l'hakuna matata..
O il carpe diem..ma non ho parlato di edonismo..che c'è di male a fare riferimento a posizioni di apprezzamento? Anzi.
Forse un momento di forte illuminazione, con Tubular bells pure. Adesso penserò al pranzo, non pensiate ch'io abbia detto i problemi non esistono, cari miei .. Ma non vale la pena di penarsi in eccesso per essi!