Fioca.

Il vetro infranto
Il rumore assopito
La luce che non è più fioca.

Correva la notte millenove settecentoquarantre
Boschi lontani narravano storie di foglie morte,
mentre la cornice di luna lasciava spazio alle nuvole.
Era piena, ma insoddisfatta.
Le luci artificiali sono una verità mentreumana:
ludico impasse a crear sicurezza in una civiltà smorta.
La verità è che la frenesia gli prende essenza,
che certe cose che usa sono troppo curate
rispetto alle idee che non va ad approfondire.
Eppure corre, legge, s'informa -
tutto ciò che un uomo moderno possa fare,
normalmente.
Abbiam trovato casa.
Non è stata una lotta, affatto -
così è la convivenza.
Hanno fatto scioperi per evitare guerre,
hanno fatto guerre per evitare scioperi.
Noi ce ne restiamo, quieti quieti,
a controllare i nostri messaggi.
Quieti quieti,
ad offrire i nostri omaggi
all'eccelsa regina.
Salvaci dal male, santa donna
Precludici il dolore, per favore
Arresta il criminale
che la paura soprassale.

Non era fioca, la luce
I racconti nella sala terminavano
come orari di lavoro: per riproporsi.