Grigiadri

Grigio
l'uomo non è ligio
al dovere
dovere alzarsi
la mattina
per un ufficio
le fosche luci
la nebbia
e il silicio.

Grigia
la donna che
indugia
si trova
una scusa
e non rimane delusa
dai colori
dal futuro
che manometterà.


Ladri
d'insieme,
ogni giorno
fottono
rispettive realtà
Gigantesche banalità
con un'unica
tavolozza
una danza,
uno schiamazzo
'che pazza', pensano
'che pazzo, quel ragazzo'

E intanto,
tra un inizio
e un ritorno
stanco,
quel grigio dipingono
di bianco, rosso
e giallo
quell'attorniarsi
blando,
tra i palazzi
quel ragazzo,
quella ragazza
Fanno una breccia,
colorano tanto
con tinte di brezza,
freschezza
nuova vita
ricopre la schifezza.

Dal pergolo

Ho inforcato gli occhiali
per guardare un bambino
sta qui di fronte
è del mio vicino
Pure loro sul pergolo
con le bolle di sapone
Se li osservo, non dicono-
niente, sono in un'altra dimensione.
Ed anch'io: mi allieta
questa calma visione
niente bucolico, qui;
manco il catodico tubo
ma ti dico, non manca mica
Mentre ci penso, e scrivo,
loro son scomparsi
Quasi nessuno affacciato
dalle case, solo rumori sparsi
Ecco una piccola donna,
stende il bucato-
ma è fugace, anch'ella scompare
E mi ritrovo solo
quarantanove balconi,
e io fuori da solo
Una giornata stupenda,
ed io sono solo.