Restare con come interlocutore solo se stesso.

Il migliore.
Anche se in soldoni consisterà nel pensare, nella solitudine.
Troppo da dire, esprimere, bello?
Nah, è impegnativo, faticoso.
Confido che anche voialtri, possiate comprendere.
Perciò non mi voglio lamentare o sentire unicità in questo.
Ricordo certe critiche mosse da Alice, anni fa.
Ricordo anche uno smacco in particolare sul mio egocentrismo.
Parole vere, difficili ma vere, sempre molto apprezzate. Perché io non sopporto convenzioni, nei modi nei discorsi, falsità - ma chi la apprezza? La vedo al massimo come mero esercizio tecnico, non so se si capisce. Ma mi annoio, aborro i soliti convenevoli. Il flusso è fatto di discorsi, profondità! Perché di base non diventa la normalità?
Esco in posti dove bere la birra di più è il pensiero continuamente indotto all'inconscio, per apparente mancanza di argomenti, imbarazzo, ruggini sociali, o semplicemente riempire attimi che altrimenti rimangono là.

Un ennesimo mah, e anche a questi discorsi, alla serata.
Continuare ad ascoltare musica disteso a letto è un'ottima opzione; sembra tanto figa, non è nulla di non ordinario.

Chi farà come me questa notte? A chi potrò sentirmi vicino?

Affascinati dalle brutture

Affascinati dalle brutture.

Dagli echi di martelli che rimbombano
nella foschia di questo pomeriggio
di pioggia,
dalle gru giallastre adombrate
e complesse nei loro intrecci
di metallo,
dai cavi d'acciaio su d'esse
che scorrono e non si spezzano
di fronte al peso
delle tonnellate.

Lì dentro, ogni tanto un urlo,
consapevolezza umana
racchiusa negli involucri
delle macchine.
Mi piego lo sguardo
tra un tubo e degli spuntoni,
mentre copiosi odiosi cartelli
mi avvertono petulanti
del pericolo.

Il cantiere immenso,
spinto dall'essere ricurvo
che si contrappone
alla natura,
testimonial vivente
di un'insaziabile ascesa
dell'inermia.

Enormi buche sabbiose
ad accogliere le fondamenta
di nuovi edifici.
Diverse le punte percorrono
una via di ricerca
tra il cielo e la terra.

Ma noi, dovre andremo
a cercare i nostri legamenti
con terra e cielo,
come staccheremo l'odio
dal padre ed abbracciando
una madre che rispettiamo?
Chini quotidianamente,
sotto il peso di pensieri
che figuriamo tonnellate,
da sempre vinti.

Una società di cui nessuno
vede il fondo,
ci ha inglobati con le sue connessioni
-e i dinosauri meccanici
che significano progresso,
vogliono distruggere
con il pretesto di plasmare,
mentre noi siamo assuefatti
da tutto, fuorché dalla nostra
vita.
Sentirsi distratti da tutto e da niente,
vi è mai successo?
Non avere la possibilità di concentrarsi su nulla,
sapere che non c'è nessun libro o film che può prendere.

Svegliarsi con cose da fare ma poco impeto per partire, nessuna speranza di ingranare.

Sperare che qualcuno ricerchi, la consolazione è inutile,
la distrazione porta a sensi di colpa.
Un'ossessione creativa che tarda ad arrivare,
allo stesso tempo,
sentire necessario sbloccare qualcosa.

Si dice che cambiare aria possa far bene,
quando uno sente da anni che nella sua casa non ci vuol stare.
Ma non è una soluzione: è solo provare che
ex novo si possano evitare alcuni errori.

E contare su se stessi.

..ma se muori domani, chi~