La non-voglia si traduce in clamore

La non-voglia si traduce in clamore,
quando da bronze post-sbronza
rinasciamo dalle ceneri del nostro
letto,
Diamo alla nostra scintilla di magia
una portata infinita nella sua via
di creative diaspore tra un emisfero
e l'altro.
L'altro lato della medaglia
si traduce in incomprensione,
vaganti per corridoi appena
conosciuti.
Rumori dei loro accessi tattili
su touch-screen, li riempiranno,
dopo sveglie multi-suono che
rimandi.
Violando accessi di propria casuale memoria,
hai ripreso coscienza di blocchi che però
traspirano giri di parole,
dalle criptiche cripte io rilascio ibridi
di raziocinio ed animo bestiale,
animale l'istinto e il furore che non trova
né spazio, né una via giusta
Ed è preda di una corrida fantasma,
nella sua piazza vuota.

Canuto ingrato

Rivolti di risacche incatenate di immagini corporee,
non so più se me ne sto chiedendo il senso,
tornare all'ovile della composizione della persona,
propria come arpeggi amareggiati dal mare ingrigito,
come canuto ingrato che ti segue dalla rivoluzione
dei sensi inesplorati ancora nel taschino del cappotto,
tenuti al caldo che stai fresco non ti possono sopraffare.

La risplendente ricerca di Visione.

Da parola a parola,
lingua a lingua
Linguaggio comunicativo
a linguaggio espressivo.
Ricerco metodi di comunicazione,
modalità di esternazione
Mentre là fuori le notizie imperversano,
e badano poco all'interiorizzazione.
E' sera, c'è neve - abbiamo freddo.
I tg annunciano l'arrivo di un grande inverno
Spassionati casi di ambigui irrilevanti
potrebbero cambiare le sorti dell'audience.

La tv, l'accendo di rado.
Mentre c'è chi passa notizie,
su consunti social network,
di palinsesti televisivi.
Ottimo.
Mi devo sempre ricordare
di giudicare il meno possibile..

So che le mie gocce cadranno nel deserto,
ma forse, ora,
ed un giorno.. non puoi mai sapere.
Dunque, a prescindere:
gettare, far cadere.
Dalle maschere che già abbiamo sotterrato,
dalle paure e le vergogne macerate,
passeremo a sublimare
il nostro scheletro di esperienza,
a renderlo fiamma accesa
con la nostra viva scienza.
Dobbiamo cercare la nostra strada sempre,
identificarci con ciò che sentiamo
L'interesse delle persone è relativo,
segue scie caduche.
E' l'interesse proprio,
che è da rimanere vivo,
con le sue vaghe mimiche.

La scalata della persona

I giardini illuminati della ricerca dell'ispirazione,
musiche ed arti visive ad accompagnare la cavalcata
In netto contrasto con sale di disco e beceri reggaeton,
scapigliati deejay prossimi a pensioni da sensazione scavata.

Hanno visto mari, hanno visto monti
Non tutte le persone possono capire.
Vacanze pagate ed esotica compassione
Non diventa da solo un modo di progredire.

La scalata della persona, tra sfide ed impegno
Si fa impervia con piacere, a vederla senza sdegno.
Quello che mastico e deglustisco digerendomi sogni
di vario tamaño, a riprova del mio continuo guadagno.

Mi rivedo nello specchio dello spazio che rispecchia
il vero vacuo e chi sbeffeggia, non volteggia
come pazzi tra gli spazi della socialità
che ancora non riscopre l'espressione.