Demotivazione


















Demotivazione:
nuda, cruda,
secca, testarda
stronza bastarda
Esci dal mio corpo.
Qual è il tuo senso
a livello di evoluzione?
Lo spirito di autoconservazione
e via dicendo,
cosa perdo,
cosa perdo non costruendo.

Demotivazione:
mostro che nasce da me,
mostro che viene dalla mancanza
La motivazione, si guadagna..
Continuamente.
Letti fondi come tombe,
sarcofagi per le nostre mummie
Conserviamoci nell'inerzia,
non uscire neanche per scherzo
Scherzi, io qui mi sento protetto
la massa fuori è così seria..
La mia giornata non è perfetta
Questa giornata non è bella
non sarà buona, non c'è la forza
e poi perché sforzarsi per qualcosa?

Avrà ragione la mia mamma?
Che giorno e notte instagramma
Avrà ragione chi lavora?
e non c'ha tempo non si addolora
Avrà ragione chi si droga?
Non ha ragione e se la sposa
Avrà ragione
chi vive per amore?
O sono i mutui da pagare,
una famiglia da mantenere.
Giustificazione.
E' questa forse la ragione?
Responsabilità.
Ma me la vendi come costrizione..
non avresti avuto scelta, ma no
Era mancanza di parole
Avrà ragione il viaggiatore?
Che vede tutto, e solo muore
Avrà ragione il senzatetto?
Non ha pensieri, solo un sacchetto
Avrà ragione l'ambizioso?
Senza più tempo per un vizio.
Che fastidio.
Nessuno ha ragione se non la propria,
se è convinto, io vinto mi sento
senza un raggio di sole, candido vuoto
di un ragionatore senza il senso
della misura, con la paura
di non ragionare più.

Era ed è e sarà, un nome bello.

forse mi ero dimenticato che esistevano,
forse non volevo ricordarmi che mi piacevano
Passo una serata dietro pub sotto casa
Questa giornata mi appassionano, più del dovuto
Dispenso consigli su come starne alla larga
Tra colleghi, ammetti, non siamo sulla stessa barca
Non credono alla mia età, non mi cresce la barba
Freestyle itinerante, libero stile mi mancava
Scrivo lo stesso, il giorno dopo si pianta
il seme che dice di ieri, cosa non andava
Da una grande bellezza
derivano grandi responsabilizzazioni,
maledizioni, colpevolizzazioni
Ti guardo
immaginando
cos'hai patito
e quando
E aspetta se spengo l'ultimo lume
e spando il mio corpo ancora sul letto
solo e ubriaco, solo non aspetto
passerei la nottata a giocare e ho detto:
"Se fosse l'ultimo giorno, ve lo chiedo
l'ultimo giorno di sempre, di tutto
e domani più nulla: cosa fareste?
Come vivreste l'ultimo giorno di nulla?"
Tutti a trombare, per un motivo o
l'altra volta che avrò sentito una canzone,
sarà passata la voglia, forse un anno.
E cantavano, urlando senza posa
fecero un pezzo strano con la distorsione
e dopo tutto, ho perso il controllo
E' stato bello, perché non capivo
ho alzato il volume, peccatore recidivo
Non parlavamo più di sesso, sensazioni
brucianti riferimenti al tuo nome
cercare di palparlo sensibilmente, invano
hai voluto avvicinarti troppo
Hai voluto scrivere questo testo,
ho la sensazione che non avesse senso,
quella futilità dell'ultimo, il pretesto
per lasciarsi andare, ho pensato:
chi non me lo fa fare,
tutti i giorni ventiquattro su ventiquattro?
Che allora mi feci quatto quatto,
pensando che non avrei pensato
di farmi nessuna, per niente:
mi sarei acquattato
in un angolo,
diligente in punizione
autoimposta.
Questa, la mia proposta
di finale:
stare fermo ad aspettare
ho già dato, Ossignore
ho peccato, molto peccato
meno dato, e poco amato
Fin troppo poco amato.
Me ne starò fermo,
senza rimpianti
perché avevo vissuto,
perché avevo provato
Chi se ne potrebbe stare a lamentare?
Ma me ne starò fermo,
credo accovacciato
Sarò triste.
Era un sogno,
ed è terminato