Il mistero.

Non mi importa se
stai con un vecchio
più vecchio di me
che sono un vecchio
rispetto a te.
Non mi importa se
ci stai bene
meglio che con me
che non sono meglio
di te.
Non mi importa se
sbagli ancora
ma sbagliare ancora
nella stessa maniera
è sbagliare di più.

So chi siamo
più o meno
ci troviamo
ci capiamo
e ci piaciamo
è un'ovvietà
neanche troppo
Te la lancio addosso
ma tu preferisci il mistero.

E allora scansati
perché tanto,
viviamo in un mondo
dove nessuno
si capisce
davvero.

Grazia.

 la pioggia grazia abbastanza
in questi giorni.
E io ringrazio
se attraverso




lo spazio
asciutto
sulle mie due ruote
a capofitto
tra vari incroci
e serpenti.
Dovrei stare più attento
Ma quando sfreccio,
Mi sento oltre il tempo
libero, un po' spavaldo
tra le arterie ancora
sangue che pompa
come idranti
su questo asfalto.

Andare al supermercato

 

 mi rende ansioso.
viso coperto,
sguardo nervoso
guardo gente
e poi mi sento violato
se a malapena
sfiorato dal loro
sguardo.


Dunque, chino
tra gli scaffali
sempre ricolmi
abbondanza
infinito fittizio
per convincerci
per darci contento.


Stento ad apprezzare,
ormai,
irritato da opulenze
puzzolenti,
profumate di finto
sulle spalle
di meno abbienti.


Tutto, tutto ciò
che ci circonda
fondato su una catena
Darwin sotto anfetamina
bambini, sotto
carichi di lavoro
nero, il futuro.


ho bruciato IL TEMPO
COME QUESTA GANGIA
CREMA DI NOCCIOLE
SULLE DITA, MANGIO