Ponte

idee perse per strada
e tramonti
e tradimenti di amici
si ride, si scherza
si ondeggiano capelli al vento
Venti invariabili.
Poi altri tramonti, lune, estati
persone non si vedono più
persone che si vedono ancora
Ancora giovani, per sempre giovani
siamo e saremo
non saremo mai
siamo sempre.
Speranza,
miriadi di sperati
E prole,
accalori
di tepore
inventato.
Malato,
il vanto di venti
che spirano salienti
istanti calienti
rasenti
aspirazione castata.
Capelli diversi,
la vita non cambia
Viaggi,
la vita non cambia,
la vita ci cambia,
ricambio generazionale
stermina esistenze.
Come possiamo resistere
all'esistere altrui che risistema
possente estero personale
alquanto?
Disastro rasente
ne risente.
Rispengo la voglia
che stenta valiente.

Le parole fanno schifo

Le parole fanno schifo.
Esordiente di una nuova razza,
sproloqui virtuali fanno stazza
e acutamente languiamo, desideriamo
voluttuosi un rincaro
che non arriverà.

Lasciami i miei sproloqui,
io amo questo cianciare,
lasciami la mia sintesi
in questo mio farneticare.

Poi ogni tanto ricordi lei,
poi ogni tanto dimentichi lei
Poi ogni tanto sei tu, e non lei.

Vado a capire me stesso,
vado a confessare me stesso,
vado a ripromettermi di non fare
tanti discorsi pseudo-profondi
E voglio essere stronzata.

Sì, voglio essere stronzata
perché le parole fanno schifo.
Voglio andare a creare
dimenticando, perché così muoio.
Fine ultimo del capolavoro,
Vivo anche se poi muoio.