E' sempre stato qua.

E' sempre stato qua, lo sapevi?

Recava frasi a destinatari ignoti. E' possibile, reiterato. Io osservo i tuoi cambiamenti e le brutture, sono ferite accumulate. Una situazione che desta corposo il mio interesse.

Tu, avvolte.. Sei indecifrabile. Come me del resto.
So di te che con mani minute manipoli oggettini. Li modelli a piacimento. Un'attività manuale, di per sé rilassante: costruire castelli di carta. La carta è vera.. Immagino come la tua violenza prenda forme più miti, o si ritrovi passeggera nel grafico della tua passione assopita. Una mente animata da umori, si dice alti e bassi, nella giornata del lavoratore medio - una giornata di ordinaria follia.
C'è un raggio di sole che ti rischiara i frumenti, filtrato tramite tende assenti - scoperti, balocchi infiniti popolano uno spazio di realtà.

Ritroverai questi miei tentativi di categorizzare la storia, per così dire?
Lascio la mia lettera aperta a un tempo che fugge. Quel che noi chiamiamo futuro e viene dopo di noi stessi,
viene e ci sostituisce,
inermi e complessi