c'è ancora qualcuno che si preoccupa.

Vorrei scrivere il post più lungo. Sono le quattro passate qua, il momento in cui cerco qualcuno che mi capisca, sento quella sensazione di affranto. Ma è così tardi che è assurdo. Sono tutti stanchi che vanno a dormire, e non è che debbano avere tempo per me. Continuo ad essere quello che beve ed infine non è ubriaco e non vuole dormire ma solo terribilmente disilluso?
Vedo tante, troppe?cose. Scene di vita, persone - perché conosco, esploro. Vizi, virtù. Commetto errori, ancora. Mi sono distratto oggi dalla fine di un rapporto, praticamente. L'isolamento che raggiungo qui è qualcosa che non avevo mai pensato. E tuttavia lo vivo molto bene, come se in fondo mi fossi preparato. In tutti quegli isolamenti voluti nella mia terra natia. Qui, a distanza, volontario in un'organizzazione che praticamente mi ignora.. Beh, sono sempre della parrocchia che in fondo fortifica. Ma è dura. Ed è sempre il vecchio Samuel che cerca e considera e poi si ritrova a chiedersi: ma perché? E si risponde, perché hai bisogno delle persone - è umano. E cerca di non prendersela se si sente poco considerato. Ché non vuole fare la parte della vittima. E si ritrova, come sempre, a pensare che dovrebbe fare di più e ritrovarsi ad avere meno tempo per questi pensieri.
Questo è vero ma, paradossalmente (o forse no), mi ritrovo nella situazione di potenziale ozio. Dopo aver cercato di essere propositivo, attivo, la vita mi ha riposto nel limbo del poter avere possibilità di fare meno. Quasi poca scelta. E non ne sono così scontento, anzi.. Perché sfrutto i momenti per amare lei, la musica. Però è assurdo, dopo aver pensato di responsabilizzarmi. Il fantasma di ciò che sei ti insegue sempre, difficile scrollarselo di dosso. E poi pensi anche, chi sono io a questa età per cambiare radicalmente il mio modo di fare?
E sono al punto che non pubblicherei questo. Ma tant'è: regaliamo al mondo anche questa parte più esposta di me. Persino io potrò leggerlo. Quanto vale tenere le cose per noi stessi, se un giorno saremo cenere? Questi classici pensieri che talvolta mi tormentano, mi fanno anche capire il senso delle cose.
Non posso dire che una singola giornata, una, sia priva di senso.
Inseguo l'ideale di esprimermi senza preoccuparmi di ciò che sta attorno.
E va funzionando.
Poi se conosco, mi butto, esploro.. Le situazioni interessanti non mancano.
Ogni giornata serba bellezze.
Come non esserne lieti?
Comunque non ti fa sentire meno solo. E' sempre questo il discorso, come ogni patetico adolescente che vuole la storia d'amore. Mi mancano troppo diverse persone. Ed a volte sembra tutto distrazione. E capire che sono questa persona che si stufa, che è critica, e che poi rimpiange. Nel senso che mi mancano. Che il passato sia indorato.. Ma è sempre una sensazione pregna, importante, specie per qualcuno. Abbiamo tutti bisogno di qualcuno.
E qui finisce il discorso, immagino. Non è che sia poi tanto lungo.
Non voglio ancora andare a dormire, dannazione.
Dovrei proprio dormire, dovrei domani fare cose.
Ogni possibilità ed idea nella mia mente che non prende corpo.. E ti senti coglione.
Ma del resto, come  cambiare ormai?
E a pensarlo, ti senti ancora più coglione.