La non-voglia si traduce in clamore

La non-voglia si traduce in clamore,
quando da bronze post-sbronza
rinasciamo dalle ceneri del nostro
letto,
Diamo alla nostra scintilla di magia
una portata infinita nella sua via
di creative diaspore tra un emisfero
e l'altro.
L'altro lato della medaglia
si traduce in incomprensione,
vaganti per corridoi appena
conosciuti.
Rumori dei loro accessi tattili
su touch-screen, li riempiranno,
dopo sveglie multi-suono che
rimandi.
Violando accessi di propria casuale memoria,
hai ripreso coscienza di blocchi che però
traspirano giri di parole,
dalle criptiche cripte io rilascio ibridi
di raziocinio ed animo bestiale,
animale l'istinto e il furore che non trova
né spazio, né una via giusta
Ed è preda di una corrida fantasma,
nella sua piazza vuota.