Distrattamente raccoglieremo le eco dei nostri lasciti,
gli esiti dai nostri lasciati,
le corde nei vilipendi e
le poche gocce di sangue versato.
Rianimando cieli,
rimembri dei nostri sfaceli
Ma gioiosi nell'osmosi
tra sé e l'alto.
Risparmiamoci prediche,
ad ignoti nostri noi stessi
Ed imploriamo sante mamme di vita
perché ci lascino giovani.
Da ciabatte soffici
e gli stivali per andare in montagna,
egli che le via scala e dai baratri
senza confine del pensare scappa.