Le due e trenta di notte.

Le due e trenta di notte.
La visita al casinò è andata male:
non ho giocato un soldo.
Questo mani, ma dopo il pranzo,
non era tanto piacevole.
Ma con Giulio ce la siam cavata.
Caviamo il senso di appartenenza,
ed ecco il teatro.
Nudo, crudo, essenziale.

Ora, ho finito con questo bullshit. (quello che volevo dire è..)

Procedo a rallentatore nei corridoi.
Buio pesto s'imbraccia a volere.
Sei un interruttore da azionare.
Un diario dalle pagine piegate.
Sei - No! non ti voglio dire, non ti posso dire!!
Lasciami, perché sono storie spiegate,
lasciami perché non posso rivelare,
e la trasgressione di sostegno,
Tu!leggi le mie parole che non sono dengo!!
Di farneticare ed esplorare anfratti ovvi!
Io che ti volevo e ora siamo entrambi
in situazioni diverse dove bene ci troviamo.
Lasciami stare! E sono io ad averti importunato.
Lasciami quivio che per ora non è reato.