Vivere di espedienti

Arrampicatomi alla finestra
la pioggia che era diluvio cessa
guardo giù, non vedo niente
di domenica, poca gente
e il grigiore conosciuto
di un paese rimasto muto
troppe volte a guardare
le proprie aiuole calpestate.

Sento un suono, una risata
tra i motori, tra la musica
che metto
io che vivo di espedienti
io che non mi comprometto

Domani osanniamo la pace
ricordando quando c'era la guerra
di diritti private le genti
con diversa provenienza
C'è sempre di peggio, pensi:
potrei stare in Cina, in Africa,
in Corea settentrionale
a lavorare in fabbrica, combattere,
vivere il Truman show
in scala nazionale.

Ma non si apprezza mai nulla
finché non s'è perduto
dicono così, ma io l'ho provato
ed è stato bello quando
l'ho riguadagnato
è stato bello
com'è bello piantare
il seme di un baccello
e vederlo crescere
con le proprie forze
ed è quello di un miracolo
a cui hai preso parte
sederti comodo,
assistere allo spettacolo
svelare le proprie carte.