un incipit perfetto, dimenticato.

Era qualcosa sullo 'scriverei ultimamente mi capita di pensare, ma è una questione che conservo dentro da diverso tempo'.
Facciamo le cose con ordine.
Da tempo immemore, la lettera è un ottimo mezzo di espressività letteraria, pertanto me ne avvarrò.
Ricordando di come ho scritto, talvolta, indirizzato a persone che stavano lontane,
o io, stavo lontano...
Ma quelle cose sono rimaste per me.
Il senso era rivolger loro il pensiero
Ed ora, tornando a noi. Penso tu possa immaginare come quella sensazione della fine, nella vita di un essere umano, addolcisca.
Ecco, ora, in misura minore credo che accade anche quando sei malato.
O almeno a me.. Divento emotivamente più friabile, sento che in larga parte non ha senso avercela con nessuno e così amo un po' più tutti.. Penso alla mia scarsa tolleranza, impazzisco, ci rido su, canto, e poi..
Le riflessioni.

Socialità versus Solitudine.

Chi è che stacca davvero i contatti? E per quanto? Sento che la mia vita è squilibrata.
Apprezzo i momenti di cavoli miei, ma non sono mai abbastanza.
Eppure continuo ad uscire, socializzare. Mi interessa la gente. Che bel problema. Non mi dire che tu invece la gente praticamente non la sopporti, lo so, lo so.
E' che se questo prende spazio a me..
Dov'è il vero me?
Quanto è trasformato in un me adattato alla società?
Questo vorrei capire.
E poi perché trovarmi un po' di tempo per leggere un fottuto libro sia diventato così difficile.
Occasioni, rinunce.. Ne ho già le tasche piene di queste parole, da quando i miei piani epici si sono scontrati con l'indolenza nella realtà. Inutile girarci intorno. Ma preferirei coltivare la mia anima, leggere di più.
Allora sono succube?
Cos'è gettarsi in ogni nuova serata, una possibilità? E se incatenasse?
Ah, tra l'altro vorrei sapere se tu sia uno di quei tre che parrebbero leggere ad ogni nuovo aggiornamento questo blog.
Perché magari mi sto rivolgendo proprio a te.
Aiutami? Naaah. Stupide richieste di aiuto: la questione che mi pongo è così semplice.
no, ecco, lo so. Mi cristallizzo. Si pensa al futuro. Oh, che casino immane è diventata questa lettera.. Come al solito. E poi perché mi è così difficile continuare un'attività intrapresa?
E' straziante perdere così velocemente l'interesse nelle cose.
Certo, sarà per quello che ci gettiamo all'avventura? Quando si introducono una serie di variabili nuove, la situazione ha quel di stimolante - l'imprevedibilità, eccettera.
Chiarissimo anche questo dalla notte dei tempi.
Quindi ciò che dovremmo combattere è soltanto la nostra iperattività?
Dimmelo tu, io adesso sto male e provo a dormire.