Esci, togliti da qui.
Ci sono piccoli grandi personaggi sublimati dai telefilm.
Mentre fuori la pioggia, rende fresca la giornata, il cielo cambia colore.
Estate. A bramarla, in molti. Non so scegliere una stagione preferita. Ognuna ha il suo perché.. E poi a me piace proprio questo, il circolo, il cambiamento.
Difficilmente desideravo qualcosa che doveva arrivare. Ho sempre provato fastidio. Certi arrivano ad essere ossessivi a desiderare un qualcosa che accadrà più avanti. Del resto, sanno tutti che è meglio apprezzare la singola giornata momento per momento, trovarsi hic et nunc. Ci ho provato, anzi, direi che mi riesce piuttosto bene. Non è che io non pensi a ciò che sarà, è che preferisco pensare a ciò che è.
Ultimamente il ritmo è davvero rapido.
Sto cominciando a chiedermi se non è pericoloso il vivere intensamente troppe situazioni. Praticamente, il rischio è che subentri la noia nella routine di tutti i giorni. Sarà positivo, ma ho cominciato a pretendere il 'tutto o niente' anche dallo studio. Mi piace molto gettarmi nelle cose; concentrarmi tantissimo quando studio, farlo anche un po' freneticamente a tratti, è una sfida per me. Mi stimola molto. Ed è questo: se non mi stimola una situazione, difficilmente la reggo. Non lo sopporto, preferisco utilizzare il mio tempo al cento per cento.
Questa è la preoccupazione.
Mi sono lasciato molte persone alle spalle. Sono abituato al tenore della mia esistenza, ma non è mai da esserne convinti totalmente. C'è anche qualcun altro a cui continuo a pensare, e sapere della sua esistenza, anche questo è preoccupante.
Cambiare e lasciare alle spalle: e l'esperienza. Va bene. Ho parecchia lucidità per dire che sono più o meno come voglio essere. Lasciare spazio ai dubbi sarebbe non volerlo veramente. C'è altra roba da fare.