Un attimo prima, le sensazioni ancora intatte.
I contorni nitidi del sogno e la rielaborazione ossessiva della mia mente,
reiterazioni per non gettare nell'oblio.
Le nuvole viaggiano in un crepuscolo prematuro,
l'arancio si confonde tra le luci già accese.
E' il giovedì, primo Novembre. Diciamo che sarà Natale
Rossi ancora i contorni delle sopracciglia: ero Freddy Krueger.
Mi sono confuso su me stesso; ora sono qui, integro.
Le calze di spugna, ancora umidicce.
La mia voce cavernosa che incita una macchina a muoversi.
Trasmissioni dozzinali da televisori poco ancestrali,
voci e melodie poco interessanti si insinuano.
Vaghezza per tutti, ricredersi sulla vita.. Perché?
Ho composto spirali della mia mente reattiva ancora
di sogni spazzati concatenatisi nella notte che diviene
giorno
Un attimo dopo, le percezioni divengono rilevanti.